Un intervento su due livelli differenti: la ristrutturazione dello studio esistente per adibirlo a piccolo museo e l’allestimento temporaneo della mostra inaugurale.
L’intervento più strutturale – ancora visibile – ha riguardato l’integrazione dei nuovi impianti nella zona dell’ingresso, con ante in legno parzialmente mimetizzate in continuità con le pareti dipinte di bianco e con il restauro della scala a chiocciola di metallo.
La parte dell’allestimento oggi non più presente era caratterizzata da una grande “parete attrezzata” nella sala principale, con pannelli scorrevoli oscuranti le finestre e una struttura di profilati metallici sulla quale si inserivano degli espositori in plexiglass, per i disegni, dalla particolare sagoma che ne permetteva la riposizionabilità. L’illuminazione era integrata nei montanti verticali, in modo da non disturbare la vista del visitatore. Contro la parete erano appoggiate delle particolari pedane espositive che ne seguivano il linguaggio compositivo. Una grande luce al neon disegnata da Vico Magistretti, tuttora presente, è stata riposizionata centralmente nella sala espositiva, la quale accoglieva un video dedicato alla sua opera. Grande cura è stata prestata al restauro e al riposizionamento nella sala delle riunioni di modelli, schizzi e disegni provenienti dall’archivio.
Anno: 2009–2010
Crediti
Grafica: Italo Lupi
Fotografie: Matteo Carassale
Curatore: Simona Romano
Installazione video: Studio Demade