Credo che una casa italiana rivissuta in ambito londinese porti con sé inevitabili tracce di un passato comune: anni gloriosi, durante i quali alla corte del re d’Inghilterra artisti e pensatori erano ricevuti con onore e si parlava in italiano.
All’interno di un complesso residenziale del periodo vittoriano, l’appartamento oggetto della ristrutturazione si sviluppa su un solo piano situato al livello rialzato.
La planimetria si articola su un lotto stretto e lungo con l’alternanza di un patio interno. L’asse distributivo principale è caratterizzato da un lungo corridoio, reinterpretato come una sorta di promenade avente come sponda un particolare mobile attrezzato, dello stesso colore “verde londinese” dei muri. Il mobile, visibile dall’ingresso, segue più inclinazioni e contiene diverse funzioni quali una zona bar a scomparsa verso l’ingresso e alte armadiature.
La cucina “Cinqueterre”, disegnata da Vico Magistretti, è stata integrata con parti su misura e riprende il colore scuro del pavimento. La zona giorno è stata ricavata grazie a un intervento sui muri portanti, riducendo le dimensioni originarie del lungo corridoio. Le camere, anch’esse disegnate con mobili su misura, si raggiungono passando da un disimpegno caratterizzato e illuminato dalla presenza della specchiera “Ultrafragola” di Ettore Sottsass. I bagni sono rivestiti da una trama di piccole piastrelle bianche quadrate, evidenziata da una stuccatura nera.
Diversi arredi e luci di design italiano spiccano negli interni, in un contesto monocromatico in cui i mobili sono caratterizzati da una trama geometrica astratta.
Anno: 2015
Crediti
Progetto: Paolo Imperatori
Fotografie: Paolo Imperatori